Comunicazione importante: quest’anno (2021) non ci sarà la distribuzione di semi come gli anni scorsi e l’Associazione Meraviglie sul Brenno si prende un’anno di “pausa” per riflettere se e come continuare. L’annuale assemblea verrà organizzata non appena sarà possibile.
Ringraziamo tutti i collaboratori, i coltivatori e le persone che ci anno supportato in questi anni passati.
6° anno del progetto “le zucche della valle del sole”
Attenzione:
la nuova edizione del 6° mercato delle zucche si terrà il 24 ottobre 2020 al capannone del carnevale a LuDIano, zona area di svago. (vEDI: ATTIVITÀ-mERCATO)
23.10.2020: A causa dell’inasprimento delle disposizioni sanitarie Covid19 il mercato si terrà solo ed esclusivamente per la vendita delle zucche. La mascherina è obbligatoria.
descrizione del progetto "le zucche della valle del sole"
Testo di Muriel Hendrichs, 2015
1'200 semi di zucca pronti a mettere radice nella Valle del sole
L’inverno volge rapidamente al termine e con il suo scemare, in particolare durante le belle giornate in cui i raggi di sole anticipano la primavera, agricoltori e amanti del verde iniziano a progettare i lavori per la nuova stagione vegetativa. In piena sincronia con questa fase di progettazione, l’associazione Meraviglie sul Brenno - nata nel 2013 in seno al progetto BlenioPlus per “Promuovere l'agricoltura e tutte le attività ad essa collegate nella Valle di Blenio” – darà il via, in occasione dell’assemblea annuale in agenda per venerdì 10 aprile 2015 alle 20.30 all’Atelier Titta Ratti a Malvaglia Rongie, al suo nuovo progetto che vede protagonista la coltivazione della zucca in tutta la sua grande diversità di forme, gusti e colori. All’evento sono invitati tutti gli agricoltori e gli amanti del verde della Valle di Blenio interessati ad aderire al progetto che oltre alle informazioni di carattere generale potranno portare a casa i semi che più gli intrigano, scegliendo tra un assortimento di ben sessanta tipi di zucche diverse. L’obiettivo dell’associazione è di diffondere la coltivazione indigena di questo interessante patrimonio agricolo e culinario attraverso il concetto “Dal seme alla tavola”; creare una piattaforma per lo scambio delle esperienze nella coltivazione di questo ortaggio; concludere la stagione produttiva con una mostra-mercato che darà anche il via alla rassegna gastronomica dedicata al tema e, infine ma non da ultimo, offrire dei corsi di cucina a tema.
Una grande diversità, dalle grandi potenzialità
La zucca è una pianta autofertile con la possibilità dunque di autoimpollinarsi, ciò nonostante la fecondazione incrociata, ossia tramite il polline di un altro individuo (non per forza della medesima varietà), è quella che occorre con maggiore frequenza. Questo fenomeno ha delle conseguenze evidenti sulla variabilità genetica della semenza, la quale custodirà parte del patrimonio genetico della “madre” e parte del “padre”, impedendo di sapere in anticipo se il risultato sarà migliore o peggiore di quanto avevamo in campo. Proprio perché le zucche si ibridano molto facilmente, per essere certi di coltivare la varietà desiderata bisogna ricorrere all’acquisto di semenze certificate.
Per il progetto promosso dall’associazione Meraviglie sul Brenno, alle cui redini troviamo le donne contadine Giovanna Dandrea, Carla Baselgia-Ferrari e tutto il comitato, accompagnate dal prezioso savoir-faire della cuoca e autrice Meret Bissegger, l’acquisto delle sementi è stato fatto ricorrendo a una ditta svizzera specializzata nel settore, il cui catalogo propone più di 500 tipi diversi di zucche (www.kcb-samen.ch). Alla base della scelta varietale si è deciso di porre il gusto e il potenziale di utilizzo del raccolto. “Tutte e sessanta le zucche sono commestibili e le loro polpe si differenziano per la loro particolare attitudine a un determinato tipo di utilizzo: per il consumo in insalata, per la preparazione di minestre o gnocchi, e molto altro” ha commentato Meret Bissegger, esperta di cucina al naturale presso casa Merogusto a Malvaglia. Dalla lista sono state espressamente escluse le zucche ornamentali, anche se l’incredibile diversità del patrimonio scelto sembra suggerire il contrario. “Abbiamo preso in considerazione anche la dimensione dei frutti, preferendo quelle più maneggevoli, e il tempo di maturazione, scegliendo quelle né troppo precoci né troppo tardive.”.
Focus su alcune varietà
Nel riquadro sono state riportate le informazioni di tre tipologie di zucche in assortimento, uno per tipo (Cucurbita moscata, maxima e pepo). Ad ascoltare Meret che parla delle diverse varieté, è impossibile non farsi trascinare dalla voglia di scoprirle e di imparare i pregi di ognuna. “Abbiamo la Hubbard, una delle classiche maxima dalla buccia così dura che bisogna buttarla a terra per romperla; poi vi è la Sweet Mama che, come suggerisce il nome, è molto dolce e adatta a preparare delle squisite ‘mousse’; nell’assortimento anche la Fagtong, una moscata asiatica dalla polpa densa ottima per preparare le insalate, per esempio quella con alghe e zenzero, e la nota Marina di Chioggia che grazie alla sua pasta densa è ottima per la preparazione dei gnocchi”. Questi sono solo alcuni piccoli esempi: un intero universo sta aspettando di essere scoperto e approfondito.
Pochi m2 bastano per aderire al progetto
Pollici verdi della Valle del sole, agricoltori o privati interessati, non lasciatevi scappare l’occasione di partecipare a questa sfiziosa avventura! Tutti gli interessati saranno accolti con entusiasmo in questo nuovo progetto regionale dalle grandi potenzialità.
Non servono molti m2: se avete un piccolo giardino, potete provare con delle zucche a crescita lenta e poco espansa.
È molto importante sapere con anticipo dove si vuole piantare: per arrivare preparati alla scelta delle varietà e per sapere anche la quantità di semi che si possono impiantare. Ogni pianta necessita, secondo la varietà, tra 1 e 4 m2. In campo aperto i semi possono essere piantati a 50 cm l’uno dall’altro, lungo file distanti 2-3 metri.
Le zucche possono anche essere messe a dimora sul prato: allestendo delle montagnette di terra. Non è necessario piantare le zucche nella grassa, come spesso si è portati a credere. Anzi proprio questa pratica sarebbe da escludere poiché un substrato troppo grasso non è adatto alla loro coltivazione. La concimazione è, infatti, abbondante ma non preponderante!
Maggiori informazioni inerenti alla coltivazione e alla logistica del progetto (vendita diretta, stoccaggio, eccetera) saranno fornite durante l’assemblea, anche grazie alla presenza di esperti del settore: Tiziano Pedrinis, per molti anni consulente degli orticoltori, e Renzo Cattori, orticoltore Bio a Cadenazzo. Quest’anno è la prima esperienza di coltivazione di questo tipo nella Valle. Grazie alla collaborazione di ParcAdula il progetto sarà monitorato da Franziska Andres per raccogliere e valutare più dati possibili. Con il passare del tempo si avrà sicuramente modo di affinare i metodi di coltivazione e scoprire meglio l’adattabilità delle diverse varietà, sostituendo eventualmente quelle che non si addicono alle condizioni pedo-climatiche della regione.
Dalla terra alla tavola
“Se la riuscita delle sementi si rivelerà fruttuosa, avremo in campo più di 1’000 piantine pronte a regalarci i loro squisiti frutti”, segnala Dandrea. Tutte le persone che si adopereranno per garantire lo sviluppo e la produzione di tali piantine, partecipando al progetto, saranno chiamate a consegnare all’associazione uno o due esemplari per ogni varietà coltivata per l’esposizione varietale realizzata in occasione della mostra-mercato che si terrà sabato 17 ottobre al campo sportivo di Malvaglia. La giornata sarà l’occasione per tutte le persone coinvolte di scambiarsi utili informazioni inerenti alla propria esperienza di coltivazione, così come per far conoscere al pubblico la diversità di questo ortaggio attraverso l’organizzazione di attività didattiche e la proposta di una sfiziosa degustazione guidata da Meret Bissegger. Non è tutto: la mostra-mercato darà anche il via alla Rassegna della zucca, in programma da sabato 17 a sabato 31 ottobre, che interesserà vari ristoranti ed esercizi pubblici della Valle che si impegneranno a rendere onore alle zucche prodotte localmente attraverso la proposta di un offerta gastronomica unica nel suo genere. L’associazione invita i ristoratori della zona a prendere contatto con la stessa per consentirle di organizzare al meglio la logistica inerente alla riservazione e alla consegna delle zucche al momento opportuno.
A corollario della mostra-mercato e della rassegna, saranno organizzati altri eventi e attività, tra cui i corsi di cucina in tema in casa Merogusto.
Guardare per imparare
Per consolidare le sinergie già esistenti e crearne delle nuove, sabato 3 ottobre sarà organizzata una gita alla Fiera della zucca di Piozzo in Piemonte, aperta a tutti gli interessanti.
Muriel Hendrichs